lunedì 6 giugno 2011

LO SCILIPOTI CONFUSO!

"I valori essenziali della nostra Patria potrebbero essere contaminati da quella parte di politici di estrema sinistra interessati a prendere, per un uso improprio, il potere dello Stato". Lo ha dichiarato il segretario politico del Movimento di Responsabilità Nazionale Domenico Scilipoti, nel corso di un comizio pubblico a Segesta, dove ha difeso l'indifendibile scelta di voto del 14 dicembre 2010 (ancora si ricorda i fischi). Scilipoti, ovvero l'ex parlamentare eletto nell'Italia dei Valori (ovvero a sinistra) e poi cambiato in corsa lo schieramento insieme ad altri che si sono inventati questo sedicente “Movimento responsabile” (di cosa? Chi te l'ha chiesto? Non certo i tuoi elettori!) per fare un favore a Berlusconi, adesso parla di Valori universali e si rivolge persino a Dio. Nel suo comizio infatti, ha sottolineato la necessità di riproporre determinati valori. "Dobbiamo rinforzare l'idea di Dio come forza aggregante universale...” (come a dire che Scilipoti, colpito dalla figura di Giuda, ha tradito il suo partito e adesso si pente?)
Scilipoti... caro conterraneo. Mi sa che sei più confuso che persuaso!

2 commenti:

Jack ha detto...

Continua ad offendere l'intelligenza dei cittadini. Ci vuole coraggio ....

Stupefatto!

Lelio ha detto...

Non è l'unico ad essere confuso: se pensiamo che Di Pietro tra i pochi parlamentari che manda a Roma ne trova ogni volta almeno uno come De Gregorio o Scilipoti, confuso deve esserlo anche lui. E, da quello che sento, sembra sia recidivo: rumors danno il prossimo traghettamento di un saccense ex sindaco verso l'IDV: Messina non ha raccontato al buon Tonino le "gesta" del prossimo nuovo acquisto? Scilipoti e soci sono il risultato di questa legge elettorale infame, per cui i parlamentari rendono conto non a chi li vota, ma a chi li mette in lista, quindi possono "contrattare" meglio i loro servigi, e sembra che questo dia fastidio a pochi. vogliamo limitare i comportamenti "alla Scilipoti"? cambiamo la legge elettorale, reintroduciamo la preferenza e limitiamo il numero di collegi nei quali ci si può candidare, e forse smetteremo di assistere a queste indecenti transumanze