lunedì 27 febbraio 2012

CARNEVALE: C'E' CHI CHIUDE E CHI NON APRE

Mentre a Sciacca si celebrava il funerale del carnevale, con tanto di corteo funebre condito da inno e processione, agli afflitti saccensi, che per la prima volta si ritrovavano senza la festa carnascialesca non rimaneva che tapparsi in casa a vedere qualche sceneggiato televisivo, oppure andare in trasferta alla ricerca di un carnevale da vivere.
A beneficiare della mancanza del carnevale, e pure del fatto che Ficarra e Picone avevano il telefono staccato, Ligabue stava ancora litigando con Vasco Rossi su facebook, e l'assessore Michele Ferrara era impegnato a montare il palco per il festival dei bambini che il vice sindaco Brunetto, con il disappunto dei direttori Monte e Di Marca, gli ha smontato con una delibera (anche un palchetto può essere buono per un incarico), sono stati il carnevale di Montevago, definito il più bello del belice e quello di Acireale, definito il più bello di Sicilia. Forse il più bello no, ma sicuramente il più famoso, visto che anche quest'anno ha potuto contare sull'emissione di un francobollo.
Il Carnevale di Acireale ha regalato alle migliaia di visitatori accorsi da diverse regioni italiane, ed anche dall’estero, momenti di spensierata allegria. Dieci i soggetti allegorici in concorso, che hanno scatenato l'applauso del pubblico. Mille e più le maschere che i bambini hanno indossato, partecipando alla sfilata dei giganti in cartapesta. Un Carnevale nel segno della tradizione ma che, anno dopo anno, continua a stupire il pubblico soprattutto con i carri infiorati che sono la vera curiosità del carnevale acese. Che, lo ricordiamo può contare anche su una Fondazione carnevale che organizza la festa.
La manifestazione, si è chiuda domenica 26.
 A Sciacca si è chiusa prima ancora di cominciare.

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