mercoledì 5 marzo 2014

PERCHE' IL CARNEVALE SI DEVE FARE!

Il carnevale di Sciacca è stato rinviato, causa pioggia, a sabato 8 e domenica 9 marzo. Sabato 8 è la festa delle donne, il giorno dopo è la prima domenica di quaresima. Era naturale e poteva capitare che la kermesse carnascialesca potesse coincidere con altre ricorrenze. Ma se la festa delle donne è una usanza recente non molto usata neppure dalle donne, la quaresima esiste da quando Gesù è stato crocifisso: mischiare il profano (carnevale) col sacro (la penitenza) rischia di far saltare il banco. Ma detto questo, secondo me, indipendentemente da tutto, il carnevale si deve fare, e si farà.
Si deve fare perché il carnevale non è solo tre giorni sfilata, ma è il frutto di un lavoro di mesi, fatto di riunioni, accordi, incazzature, delusioni e speranze. E' un lungo e paziente lavoro di un assessore (Monte) che ci mette la faccia anche quando non dovrebbe e non toccherebbe a lui, mentre altri si presentano quando tutti ridono e spariscono nelle difficoltà.
Il carnevale è centinaia di giovani e di vecchi che la sera si riuniscono nei garage e incollano, dipingono, modellano, saldano, si sporcano, si incazzano, sorridono, preparano da mangiare e bevono in compagnia.
Il carnevale è centinaia di mamme che la sera accompagnano i figli alla scuola di ballo per preparare le coreografie, bambini che danzano, mamme e papà al freddo ad aspettare, maestri di ballo pazienti in mesi e mesi di preparazione. Il carnevale è preparare il vestito anche per chi non sfilerà nel gruppo mascherato e per chi non canterà l'inno del carro avversario. Il carnevale è dei vecchi che non possono uscire da casa, per quelli che sono negli ospizi, negli ospedali o nelle case circondariali, Basterebbero solo questi motivi per giustificare la volontà di fare la sfilata. Per rispetto verso tutti coloro che hanno speso tempo ed energia a preparare la festa.

Ma di motivi ce se sarebbero altri che è lungo elencare. A cominciare dalla società partenopea che ha creduto nella festa per finire alle TV locali che hanno lavorato proponendo trasmissioni televisive di preparazione alla festa. Annullare tutto sarebbe stato un peccato che neppure la quaresima avrebbe potuto togliere.

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