Ci mancava solo che il giornalista Aldo Cazzullo si facesse
un viaggio in Sicilia per ricordarci, a livello nazionale, sul Corriere della
Sera (sette del 13 giugno 2014) che tra Ribera e Sciacca il “traffico procede a
senso alternato, con code di chilometri, perché da due anni manca il guard-rail
di un cavalcavia e nessuno provvede a metterlo”
Sapesse il buon Cazzullo quanti articoli giornalistici
abbiamo scritto sull’argomento. Ma l’articolo può solo evidenziare una
situazione o un problema, a chi gestisce il potere amministrativo il compito di
farsi valere e chiedere immediati interventi. Evidentemente tutta questa forza
non c’è: siamo potenzialmente forti. Ma se lo diciamo noi giornalisti locali,
allora diventa un “attacco personale” se lo scrive Aldo Cazzullo tutti zitti.
E poi nel suo articolo Aldo Cazzullo, che evidentemente ha
fatto una sosta nella nostra ridente cittadina a vocazione turistica, scrive
delle Terme di Sciacca, “un potenziale gioiello malinconicamente chiuse. Vista
dal porto, la città pare la corricella di procida, un angolo stupendo, ma
sgarrupata, sbiadita, cadente”. E poi fa una considerazione amara: “la Sicilia
ha gli stessi chilometri di costa delle Baleari, e ha undici volte i meno i
turisti delle baleari”. Insomma, siamo una città potenzialmente termale. Altro
che referendum. Pensa cosa sarebbe successo se fosse entrato in città con la
scritta “Sciacca terme” e si fosse trovato davanti lo spettacolo che ha visto.
Apriti cielo!
Ora, non serviva certo Aldo Cazzullo col suo editoriale a
farci capire che la città di Sciacca non è quella città che “puoi solo amarla”
perché il giornalista (che forse non ha visto il cartellone) non sembra l’abbia
amata troppo, definendola sbiadita e cadente. Ma possiamo dargli torto? Non sono cose che ripetiamo da anni?
Viviamo
veramente in una città sgarrupata che vogliono spacciarci per turistica solo
perché abbiamo messo quattro vasi di ceramica nel centro storico?
Per nostra fortuna Cazzullo non se la prende solo con Sciacca, ma anche con Gibellina e si lamenta di uno "straziante colpo d'occhio della valle del Belice" ma alla fine dice che i siciliani sono ospitali.
Beh, è con questo che facciamo turismo, con l'ospitalità, perché se qualcuno si aspetta servizi, strade asfaltate e strutture che funzionino bene, farà meglio a scegliere le baleari.
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