giovedì 18 dicembre 2014

LETTERA A BABBO NATALE

Caro Babbo Natale,
  capisco che non ho più l'età per scrivere letterine, ma considerato che ormai tutti scrivono mail e sms, magari questa mia sarà una delle poche che ti arriveranno. Sperando, ovviamente, che ti arrivi in tempo. Io in ogni caso, farò un invio con posta prioritaria. Scusa anche per gli errori di ortografia che troverai, ma il fatto è che non sono più abituato a scrivere lettere (pensa che uso una Bic comprata nel 1982 e ancora funzionante) e non compro neanche le cartoline, anzi quelle che mi arrivano a casa insieme ai calendari di santi e frati indovini le butto nel cestino perché con tutto quello che ho da fare non posso mettermi seduto a scrivere pensieri romantici natalizi. Un tempo erano bene accetti, aprivo la cassetta della posta e vedevo tutti quei bigliettini colorati e li leggevo con un senso di felicità perché qualcuno mi aveva pensato. Oggi, a scriverli mi farebbero sentire demodé e non so che reazione avrei a riceverli.
Allora, come ti dicevo (vedi quanto mi sto dilungando?) eccomi qui!
Non voglio chiederti di portare la felicità a tutto il mondo, o meglio, mi piacerebbe, ma so che non è tuo compito e comunque non hai questi poteri, quindi mi evito richieste assurde, e non ti chiedo nemmeno che cessino le guerre perché mica puoi andare lì con le renne e fare un comizio e spiegare la situazione. E comunque, vestito in quel modo ti scambierebbero per l'omino della Coca cola, ti additerebbero come simbolo del capitalismo e rischi di beccarti una pallottola in pieno petto. Non ti chiedo nemmeno di farmi vincere al super enalotto perché quello è compito della fortuna, che devo dirlo, è veramente cieca, visto che a me non mi vede mai.
Insomma, a dirti la verità, nel bene e nel male, io sono felice della mia vita, che è quella che è ed è frutto di tentativi, scelte e scommesse. Certo, non tutto è andato come prevedevo, anzi, qualcosa è andata decisamente storto, ma è la mia vita, ho solo questa e se posso dirtelo, le gioie sono state decisamente superiori ai dolori.
Ecco, insomma, in verità non ho niente di particolare da chiederti, solo il piacere di scriverti.

P.s. Io non ho il camino, quindi se passi dalle mie parti, suona il campanello.

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