sabato 8 luglio 2023

PREMIO ALESSIO DI GIOVANNI AL RACCONTO "A LEI COME VA LA VITA?"

 https://siciliabuona.com/premio-letterario-alessio-di-giovanni-primo-premio-allo-scrittore-siciliano-accursio-soldano/


La Giuria del Premio letterario nazionale “Alessio di Giovanni” composta da Stella Vella, Daniela Lombardo, Alessandra Grassi e Flavia Gambino ha assegnato il primo premio per la sezione “Racconti” al racconto breve “A lei come va la vita?” di Accursio Soldano

E’ un altro premio che si aggiunge a quelli già ricevuti in ambito letterario. Negli anni scorsi infatti, Soldano ha vinto il Premio “Velletri Libris” ed è stato nella terna finalista ai premi “Chatwin” e “Vittoria Aganoor Pompilj” Suoi racconti sono pubblicati in diverse antologie.

“A lei come va la vita?” racconta gli ultimi momenti di vita dello scrittore Heinrich Von Kleist e di Henriette Vogel prima del loro suicidio il 21 ottobre 1811. Un racconto all’apparenza triste ma al tempo stesso pieno di speranza.

Lo scorso mese di Marzo, in ambito teatrale, Soldano ha vinto il Primo Premio nella sezione Teatro alla prima edizione del “Premio Giuseppe Aldo Buzzanga” con la commedia in due atti dal titolo “La troppa felicità uccide”. La stessa commedia aveva ricevuto la segnalazione speciale della giuria nella X Edizione del Premio indetto dal Teatro Aurelio. 

La premiazione si svolgerà il prossimo 29 Luglio 2023 presso la Sala consiliare del comune di Raffadali in provincia di Agrigento.

giovedì 16 febbraio 2023

"LA TROPPA FELICITA' UCCIDE" SI AGGIUDICA IL PRIMO PREMIO AL CONCORSO LETTERARIO "GIUSEPPE ALDO BUZZANGA"

 


Ancora una soddisfazione in ambito teatrale con il  Premio letterario nazionale “Giuseppe Aldo Buzzanga”

La Giuria del Premio letterario nazionale “Giuseppe Aldo Buzzanga” ha assegnato il primo premio alla commedia in due atti dal titolo “La troppa felicità uccide”.

La stessa commedia pochi mesi addietro aveva ricevuto la segnalazione speciale della giuria nella X Edizione del Premio indetto dal Teatro Aurelio.

E' un altro premio che si aggiunge a quelli già ricevuti nell'ambito teatrale, per il quale negli anni passati  ho ricevuto il Premio "Campana di Burgio" per l'attività di scrittore, il Premio "Stelle del Gattopardo" per la diffusione della Cultura nel territorio e il Primo Premio al Concorso Internazionale "Aurelio" per la commedia "Riflesso senza immagine", commedia che insieme a “Il venditore di attimi” è stata messa in scena a Roma, partecipando al prestigioso Fringe Festival.

La premiazione sarà il 18 marzo 2023 a Pinerolo.



martedì 2 agosto 2022

ANCORA UN PREMIO IN AMBITO TEATRALE

 


Con la commedia in due atti dal titolo “
La troppa felicità uccide ho vinto la segnalazione speciale della giuria nella sezione testo teatrale a tema libero della X Edizione del Premio Letterario Nazionale Teatro Aurelio.

La Premiazione si terrà sabato 10 settembre alle ore 16 presso il Teatro Aurelio, sito in Largo San Pio V a Roma.

E' un altro premio che si aggiunge a quelli già ricevuti nell'ambito teatrale, per il quale ho ricevuto il Premio "Campana di Burgio" per l'attività di scrittore, il Premio "Stelle del Gattopardo" per la diffusione della Cultura nel territorio e il Primo Premio al Concorso Internazionale "Navarro" per la commedia "Ballata per comico solo".

Alcuni testi teatrali sono stati pubblicati in una antologia dal titolo “Commedie e altri incidenti” pubblicata da Aulino editore, mentre due sue commedie, "Riflesso senza immagine" e “Il venditore di attimi” sono stati messi in scena a Roma, partecipando al prestigioso Fringe Festival.


venerdì 1 luglio 2022

FABIO TERMINE, L'OPPOSIZIONE E L'ACCIDENTALITA' DI UN INCARICO


 Le elezioni sono finite e Fabio Termine è stato eletto Sindaco di Sciacca.

Ora, che le condizioni della città non siano delle migliori (giusto per usare un eufemismo) è cosa che sanno tutti, che bisogna lavorare quotidianamente e incessantemente è palese. E ovviamente (ma non ovvio) a lavorare deve essere l'amministrazione comunale e il consiglio comunale.

Ma andiamo alla prima questione. Quando sono andato a votare, ho dato la mia preferenza ad un candidato a sindaco e ad un consigliere comunale, convinto che potessero (entrambi) fare gli interessi della città e rappresentarmi. Non ho votato per un consigliere comunale di opposizione o della lista del sindaco, ma per un soggetto candidato che ritenevo serio ed affidabile senza sapere se alla fine venisse eletto e senza sapere se il candidato sindaco del suo schieramento potesse vincere le elezioni. 

Quindi, il fatto che poi, a elezioni concluse, faccia parte dello schieramento Messina, o Mangiacavallo o Termine, per me conta poco e niente. Conta che ho votato qualcuno che faccia il bene della città.

Eppure, finite le elezioni, e malgrado il 90% degli eletti faccia parte di liste civiche (cioè senza ordini di partito e senza interessi che non siano per il bene comune) si inizia a parlare di maggioranza e opposizione, di consiglieri che appoggeranno il lavoro dell'amministrazione e di altri che invece faranno opposizione perché il progetto presentato dal loro candidato non ha vinto. Come se la sconfitta del candidato a sindaco fosse un lutto che tutta la città deve portare e patire (cosa che è successo con il sindaco uscente Francesca Valenti dove pur di non votare una delibera hanno preferito andarsene a casa).

Ora, ammettendo per ipotesi che io abbia votato un soggetto candidato nelle Liste che appoggiavano  Mangiacavallo o Messina, mi aspetto che questo consigliere comunale, da me votato per fare gli interessi di tutta la città, non mi coinvolga nel suo "lutto politico" e faccia quello che è giusto per tutti, dia un segnale di collaborazione, porti idee e istanze e aiuti l'amministrazione a portare avanti i progetti (almeno quelli che per professione o studi, conosce).

Questo perché, ed è giusto ricordarlo, fare il consigliere comunale a Sciacca non è come fare il Ministro a Roma, è solo un fatto meramente accidentale. Nessuno fa il consigliere comunale per professione. Finiti i cinque anni di sindacatura, il 90% dei cittadini saccensi dimenticheranno i nomi di chi sedeva in Aula (provate a chiedere chi erano tutti i consiglieri comunali durante la sindacatura Valenti) a meno che, non si sia distinto (non per affossare un sindaco, ma per lavorare per il bene di tutti).

E questo vale anche per gli assessori designati e per il sindaco in carica. 

Per tanti anni gli assessori che si sono succeduti a palazzo di città erano convinti che nella scrivania comunale ci fosse una specie di polverina magica che per incanto li trasformasse in esperti nelle deleghe che erano state assegnate. Speriamo che i nuovi non facciano questo errore perché i risultati (disastrosi) sono sotto gli occhi di tutti.

Collaborazione, non aver paura di chiedere, portare progetti, coinvolgere più gente possibile, remare tutti verso un'unica direzione. Altrimenti, alla fine dei cinque anni, sarete tutti, e non accidentalmente dimenticati!

sabato 18 giugno 2022

SCELTA DEGLI ASSESSORI E BALLOTTAGGIO. CHI VINCE E CHI PERDE

 


Fra poco si voterà per il ballottaggio e si dovrà scegliere il nuovo sindaco della città di Sciacca.

E quando si vota bisogna ricordarsi due cose: 

1) Un sindaco, da solo, senza una squadra di assessori forti, competenti e di riconosciuto valore non va da nessuna parte.

2) Anche se interessa un singolo paese è sempre una elezione politica (non per niente ci sono i simboli di partito)

Sorvolo sul primo punto e passiamo direttamente al secondo.

Completata la squadra assessoriale risulta chiaro ed evidente che Ignazio Messina abbia fatto una operazione politica, con accordi che a certi puristi possono piacere o meno (ma la storia saccense è piena di queste cose), inglobando nella sua coalizione Fratelli d'Italia, Fabio Termine invece non ha colto l'insegnamento di Kant quando sostiene che la politica appartiene alla sfera dell'agire pratico.

Il candidato a sindaco Fabio Termine ha nominato i restanti tre assessori attingendo alle sue liste e nominando due persone che si erano candidati al consiglio comunale. Questo non sposta di una virgola il voto di preferenza. Voglio dire che sia Valeria Gulotta (383 voti) che Francesco Dimino (324 voti) hanno quelle preferenze, certificate dal voto, ed essere designati assessori non glieli fa aumentare d'ufficio. Il terzo assessore designato è Salvatore Mannino al quale è stato chiesto (senza volerlo) di portare alla causa i voti di preferenza che ha, che avrebbe, che non si sa se ha, e quanti sono! 

Il candidato a sindaco Ignazio Messina ha nominato assessori Giuseppe Milioti (375 voti) e Lorenzo Maglienti (363 voti), ovvero, tanto per cominciare, 738 nuovi voti. E poi, come se non bastasse, ha aggiunto una lista in più alla sua coalizione (anche se non formalmente) e potrà contare sull'appoggio di Fratelli d'Italia che ha nelle sue fila il candidato più votato a Sciacca (Calogero Bono) e un partito che si è sempre dimostrato compatto.

Quindi, fatti i conti, se a Ignazio Messina mancavano solo 40 voti all'elezione al primo turno, con questo accordo politico li supera abbondantemente e non c'è partita. 

Certo, qualcuno potrebbe obiettare che è un cosiddetto "cuntu a la fimminina" ma siccome in politica contano i numeri, e in un paese contano le amicizie e le parentele che ti danno il voto, a me sembra che un candidato (Messina) li abbia aggiunti, l'altro (Termine) si è fermato allo slogan "siamo giovani e belli" che ricorda da vicino una poesia con un finale non proprio felice.

Poi posso pure sbagliarmi e succede che gli esponenti di Fratelli D'Italia non vanno a votare, e Salvatore Mannino porta alla causa 1000 voti. Ma messa così la situazione, e se vogliamo rifarci agli insegnamenti di Platone (leggi La Politica) secondo cui, un buon politico deve essere in grado di mescolare e unificare gli elementi che compongono una comunità risulta chiaro che un accordo politico rientra nella sfera delle possibilità e si fa per vincere!

Ma questa, come sempre, è solo una opinione!



venerdì 17 giugno 2022

"FRATELLI D'ITALIA" IL PD E IL PROSEGUIMENTO DELLA GIUNTA VALENTI


 Si parla tanto, ultimamente, di un eventuale apparentamento o sostegno (chiamatelo come volete) della Lista Fratelli D'Italia al candidato a sindaco Ignazio Messina.

Il candidato a sindaco Ignazio Messina, dal canto suo, ha invitato le liste che sostenevano Matteo Mangiacavallo a votare per lui per evitare, a suo dire, un'altra Giunta Valenti. I conti sembrano semplici: siccome l'ex sindaco Francesca Valenti è del PD, e siccome il PD appoggia il candidato a sindaco Fabio Termine, una eventuale sua vittoria sarebbe il proseguimento dell'attuale amministrazione.

Io credo che questa sia una analisi alquanto approssimativa e bizzarra e vi spiego perché.

Partiamo dagli assessori designati da Ignazio Messina che al momento sono 5. 

Filippo Bellanca che nel 2017 si contendeva il ruolo di vice sindaco con Paolo Mandracchia, era assessore della Giunta guidata da Francesca Valenti. I due transiterebbero da Valenti a Messina.

Pasquale Bentivegna faceva parte di una Lista civica che appoggiava la Giunta Valenti ed aveva come assessore Nino Venezia (che adesso sarà consigliere di maggioranza di Ignazio Messina). E Pasquale Bentivegna è stato quel consigliere che ha salvato la Giunta Valenti dalla mozione di sfiducia dichiarando a più riprese che l'avrebbe votata solo se fosse stato l'ultimo e strettamente necessario.

Carmela Santangelo nel 2017 è stata eletta nella Lista "Nostra Sciacca" che appoggiava la candidatura di Francesca Valenti. Le sue parole, dopo l'elezione sono state: "Mi auguro di essere un esponente della maggioranza".

Quindi tre assessori su cinque, in un modo o nell'altro, hanno fatto campagna elettorale, votato, collaborato e facevano parte della Giunta guidata da Francesca Valenti.

Ora, indipendentemente da come siano andate le cose con Bellanca e Santangelo (mentre Bentivegna ha difeso fino alla fine la Giunta Valenti), risulta chiaro che accusare il candidato sindaco Fabio Termine di essere la prosecuzione della Giunta Valenti è una pratica quanto meno originale e abbastanza strampalata.

Ma andiamo a Fratelli D'Italia. Calogero Bono, Giuseppe Milioti e Gaetano Cognata sono stati sin dall'inizio all'opposizione della Giunta guidata da Francesca Valenti. Quindi un eventuale apparentamento al secondo turno dovrebbe essere con un candidato che nulla abbia a che vedere con la passata amministrazione. E qui nasce un problema

Se in questo secondo turno Fratelli D'Italia appoggiasse la candidatura di Ignazio Messina, si ritroverebbero come assessori ancora Filippo Bellanca (ex assessore della Valenti) e Pasquale Bentivegna (ex salvatore della sindaca uscente). Se invece appoggiassero la candidatura di Fabio Termine si ritroverebbero con avere dentro casa il PD. In nessuno dei due casi sarebbe una bella mossa.

Poi voglio dire... tutto può succedere, magari il partito della Meloni trova un assessorato, e poi, diciamocelo... è risaputo che a Sciacca la politica è solo una opinione!

Così come la mia. Solo una opinione!



martedì 3 maggio 2022

BALLATA PER COMICO SOLO, UN MONOLOGO PER COMICI INCAZZATI


 Il monologo “Ballata per comico soloè tra la rosa del finalisti del premio PRE-TESTI DI TEATRO indetto dal Gruppo Giano Teatro di Nova Siri. 

Dopo attente e ripetute letture, si legge nel comunicato, la giuria del concorso ha selezionato una rosa di finalisti. La scelta è stata ardua poiché tutti i lavori sono pregevoli sia per stile di scrittura che per i temi trattati.

I membri della giuria hanno letto singolarmente i lavori, poi si sono confrontati e sono alla fine giunti a una decisione.
Un’altra soddisfazione per questo monologo (oggi rivisto e riadattato) che aveva già vinto il Premio Internazionale “Navarro”, la Menzione speciale del concorso “Teatro Aurelio” e la Segnalazione d’onore al Premio “Il convivio”.

sabato 30 aprile 2022

DAVIDE TOSCHES FIRMA LA COLONNA SONORA DEL DOCUMENTARIO "BESIDE FLOWS THE RIVER" DI MARCO LEONE

 

Davide Tosches è uno dei più apprezzati musicisti indipendenti nel panorama musicale italiano. Ha al suo attivo quattro album: Dove l’erba è alta (2009), Il lento disgelo (2012), Luci della città distante (2014), Sulla terra (2020).

In questo nuovo lavoro discografico è l'autore della colonna sonora di “Beside Flows the River”, un viaggio a piedi dalla sorgente alla foce del Po. Il documentario su questa esperienza vede come protagonista Marco Leone (che è anche il regista) che ha fatto del cammino un vero e proprio lavoro.


Un documentario non solo sul cammino, ma anche sulle riflessioni sul senso dell'esistenza, il confronto con la paura e il coraggio, gli incontri sulla strada e ovviamente il contatto profondo con la natura. Tutti sentimenti che dal camminare in solitudine scaturiscono naturalmente nell'animo umano. 

Marco Leone e Davide Tosches si sono incontrati nel giugno del 2019 e le affinità fra i due artisti sono tante (camminare nei boschi, la passione per la conoscenza delle piante, la fotografia, la musica) e così Tosches accetta di comporre la colonna sonora del documentario, suonando da solo tutti gli strumenti e utilizzandone alcuni costruiti da lui stesso per l’occasione (come la Kalimba del Monferrato). 

L’unico ospite è Hugo Race che presta la sua caratteristica e inconfondibile voce nel brano “My Cocoon” ed è anche la voce narrante del documentario insieme a Carola Campana. Nella versione italiana le voci sono invece quelle di Franco Prunotto e di Alessandra Momo.

Tutti i brani sono stati registrati al “Confine del bosco” lo studio personale di Davide Tosches a Cavagnolo (TO), il mastering è stato eseguito da Gianluca Patrito (che aveva già mixato e masterizzato il precedente album “Sulla Terra” del 2020) al G-Effects Studio di Torino.

L'album della colonna sonora verrà pubblicato il 27 maggio 2022 solo in digitale.


Link per vedere il documentario:

https://youtu.be/dd-yySjgNwQ

lunedì 25 aprile 2022

IL VIAGGIO IMMAGINARIO DI ALBERTO CAEIRO

 Un immaginario viaggio in Sicilia di Alberto Caeiro (un eteronimo del grande scrittore portoghese Fernando Pessoa) alla ricerca di risposte sulla sua non esistenza e gli incontri con Filippo Bentivegna, (scultore di art brut siciliano) e con personaggi storici che hanno fatto tappa a Sciacca e in altri paesi della Sicilia. 

E' questo il filo conduttore del romanzo "A viagem a Sicilia de Alberto Caeiro" (edizioni Ler devagar, euro 19.90 pagine 211) scritto dal giornalista Accursio Soldano e pubblicato in Portogallo. 



La traduzione dall'italiano è stata curata da Andrea Ragusa e Ana Claudia Santos, la revisione del testo a cura di Maria Luisa Castelo. 

Presentato in anteprima a "Folio", il Festival Literario Internacional di Obidos, il romanzo traccia "un continuo scambio di ruoli che conducono tutti ad un unico fine: l'apparire per essere", afferma Soldano. Nel suo girovagare per le campagne siciliane il protagonista Alberto Caeiro scoprirà miti, storie e leggende della Sicilia mentre i suoi interlocutori avranno a che fare con personaggi immaginari. 

"La continua ricerca di risposte sulla costruzione della sua vita dice l'autore è un pretesto per ricordare che ciò che conta è il presente".

giovedì 28 ottobre 2021

L'ARTICOLO 4 CHE HA AFFOSSATO IL DDL ZAN, LENNY BRUCE E DAVE CHAPPELLE

Alfredo Mantovano, magistrato e vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino, ha svolto davanti alla Commissione Giustizia del Senato un’audizione sul d.d.l. Zan il quale recita testualmente: Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”. Secondo Mantovano dunque, l’art. 4, dopo aver sancito che “è legittimo quel che è legittimo”, precisa che l’area della legittimità, pur “rafforzata” col richiamo a valori costituzionali come il “pluralismo delle idee” e la “la libertà delle scelte”, conosce tuttavia una restrizione quando da esse derivi “il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”. Attenzione: non condotte riguardanti “atti discriminatori o violenti”; tenere queste condotte fa ricadere senza ombra di dubbio in una delle incriminazioni che il codice penale prevede da sempre. La deroga, riguarda condotte “legittime” (pluralismo delle idee), corrispondenti a manifestazioni di idee, che però “legittime” non sono più allorché il magistrato ritenga che da esse derivi il pericolo prima indicato. E adesso torniamo agli anni 60. E Parliamo di Lenny Bruce. “Due settimane addietro fui arrestato da un agente ebreo travestito. Non è una sberla in faccia? E qualcuno ha scritto dell'accaduto. Lenny Bruce, il comico malato, fuori su cauzione per un’accusa di possesso di narcotici, fu arrestato da un agente ebraico travestito che era stato piazzato per parecchie notti nel locale, per stabilire se l'uso costante da parte di Bruce di termini ebraici era una copertura di empietà. L'agente decise che era così!
Sono stato arrestato per aver detto Schmuck! E la parola Schmuck, beh, sono stato arrestato da un agente analfabeta, la parola schmuck è una parola tedesca e vuol dire (sono sicuro che insisterete sul significato letterale) "gioielli". Sul dizionario Hanoff, il dizionario ebraico, schmuck vuol dire sciocco. Così abbiamo il letterale ed il colloquiale. Credo che nessun ebreo abbia mai inventato neologismi e detto: "Ti stai comportando come un cazzone, non è vero? Oppure: chi ha guidato per tutta la strada? Io come uno schmuck. La parola Schmuck, in se stessa, nella sua essenza, ci collega alla verità interpretativa del soggetto portato a giudicare di cui abbiamo parlato prima. Questa parola ha due significati: se la si intende come parola tedesca, la traduzione letterale è "gioiello" o comunque indica qualcosa di decorativo per cui la frase della performance citata sopra dovrebbe essere così: "Hey uomo bianco, io sono un gioiello" "Beh, se lo sei, non entrare" "Non ti piacciono i gioielli eh?" "Beh, di tanto in tanto" Ma la traduzione potrebbe cambiare se, Schmuck venisse recepita come parola ebraica; in quel caso suonerebbe così: "Io sono uno sciocco" "Beh, se lo sei non entrare" "Non ti piace uno sciocco eh?" "Beh, di tanto in tanto" Alla domanda "Non ti piace uno sciocco", Bruce risponde con un "di tanto in tanto", che automaticamente, secondo l’agente che ha formulato l’accusa, fa rivestire tutta la performance col carattere dell'oscenità. Cos'è accaduto? È accaduto che l'ascoltatore, un agente ebreo, è stato "costretto" a modificare il suo metodo di decodificazione del messaggio, non per volontà propria, ma, "costretto" da una risposta che non rientra nella normalità: quella risposta ha spezzato l'armonia del discorso. Solo decodificando la parola Schmuck come dispregiativo, l'agente poté stabilire che i termini ebraici usati da Bruce erano una copertura per empietà. In sostanza, Bruce usava quei termini per mascherare, o meglio, per occultare significati e valori diversi da quelli apparenti, per cui, secondo l’interpretazione dell’agente ebreo che assistette alla performance la traduzione era la seguente: "Hey uomo bianco, io sono un cazzone" "Se lo sei non entrare" "Non ti piace un cazzone eh?" "Beh, di tanto in tanto" In questo caso, Bruce ha ottenuto l’effetto comico che Bergson descrive quando distingue le parole. “Si potrebbe dire che la maggior parte delle parole presentino un senso fisico e un senso morale, secondo che si prendono nel significato proprio o figurato” perché ha finto di intendere una espressione in senso proprio, mentre in realtà essa era impiegata in altro senso, in senso figurativo. Solo “interpretando” quella parola, si poté arrivare al risultato dell’incriminazione. E torniamo ad oggi. Dave Chappelle famoso comico americano è stato accusato di omotransfobia per questa (e altre frasi): “Nel nostro paese, puoi sparare e uccidere un nero, ma è meglio non ferire i sentimenti di una persona gay”. Si può dire quella frase, oppure, come specificato nell’articolo 4 essa può portare ad un concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti? Secondo la comunità LGBTQ si, e ovviamente lo vorrebbe cancellare dalla faccia della terra. Valeva la pena farsi affossare la legge per non modificare un articolo e tornare indietro, negli anni 60?

martedì 6 luglio 2021

VINCITORE E PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ALLA QUINTA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO "VELLETRI LIBRIS"

 Per cinque minuti, il personaggio principale del Premio Velletri Libris è stato lo scrittore ceco Bohumil Hrabal, uno scrittore quai dimenticato, di cui si parla veramente poco. Alla sua vita infatti, si ispira il racconto dello scrittore Accursio Soldano dal titolo “I piccioni di Bohumil sono dei capistazione” che ha vinto il concorso letterario “Velletri Libris” inserito nella quinta edizione della rassegna internazionale di letteratura “Velletri Libris”, organizzata dalla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e dalla Fondazione De Cultura.




Il racconto ha anche ricevuto la menzione speciale della giuria composta da Dacia Maraini, Paolo Di Paolo, Daniele Mencarelli, Cinzia Leone, Nadia Terranova, Giulio Perrone, Eugenio Murrali e Diego De Silva.

Il racconto, assieme ad altri quindici elaborati scelti dalla giuria è stato inserito in una antologia pubblicata dalla Giulio Perrone editore dal titolo “Per un pugno di storie” con la prefazione di Dacia Maraini.





L’opera – si legge nella motivazione espressa dai giurati, risulta alla lettura compatta, completa e sicura, e gli accostamenti evocati dalle suggestioni, la caratterizzazione degli interlocutori e il dinamismo dello scritto ne costituiscono i punti di forza del testo.





La cerimonia di premiazione si è svolta nel Chiostro dell’ex Convento del Carmine a Velletri in occasione dell’inaugurazione della rassegna che ha ospitato, per il quinto anno consecutivo, autori e autrici vincitori del concorso, ovviamente nel rispetto delle norme anticovid.

Oltre trecento i racconti brevi pervenuti all’edizione 2021 del Premio.

Dopo le premiazioni, Dacia Maraini ha parlato dei suoi due ultimi libri, “La scuola ci salverà” e “La rivoluzione gentile”.




Accursio Soldano quindi, con un omaggio al grande scrittore ceco Bohumil Hrabal, autore di capolavori come “Treni strettamente sorvegliati” o “Una solitudine troppo rumorosa” vince questa edizione del Premio Velletri Libris e conferma che il racconto breve è la sua forma di scrittura preferita.



Sono quattro, infatti, i racconti pubblicati dallo scrittore saccense “Il quarto uovo” (Babbomorto editore), “Viaggio in treno con Woland” (Aulino editore) pubblicati entrambi a tiratura limitata, “Appuntamento con la poesia” inserito nell’antologia “Racconti siciliani” pubblicata da Historica edizioni, e adesso questo “I piccioni di Bohumil sono dei capistazione” nell’antologia di racconti della Giulio Perrone editore.

lunedì 7 giugno 2021

INCONTRO CON GLI STUDENTI DELL'ISTITUTO PROFESSIONALE "DON MICHELE ARENA" DI SCIACCA

 https://fb.watch/5ZIuDGv72E/



Finalmente, si è tornati alla presentazioni di libri con la presenza del pubblico. Nell’ambito delle attività finalizzate alla promozione e valorizzazione della cultura umanistica e del Maggio dei libri, presso l’istituto Don Michele Arena di Sciacca si è svolto il primo dei due incontri ed ho dialogato con gli studenti sul romanzo “Il venditore di Attimi” che è stato, durante il secondo quadrimestre, oggetto di studio, di analisi, di lettura e di confronto.

L’incontro si è svolto nell’atrio esterno del plesso di via Giotto con gli studenti del II gruppo delle classi seconda A e seconda G, e lunedì 31 maggio sempre dalle ore 11.00 alle 12.00 si svolgerà il secondo appuntamento con gli studenti del primo gruppo delle classi seconda A e seconda G sezione TURISMO. Gli studenti sono stati divisi in due gruppi, nel rispetto del protocollo di sicurezza anticovid-19.  Un incontro coinvolgente grazie all’ottimo lavoro svolto dalla professoressa Alice Titone che è riuscita a fare un ottimo lavoro con gli studenti e al dirigente scolastico Calogero De Gregorio