sabato 5 dicembre 2020

YUKIO MISHIMA: L'ULTIMO SAMURAI


Yukio Mishima
è lo pseudonimo di Hiraoka Kimitake. Scrittore giapponese, autore di romanzi centrati sulla dicotomia fra i valori della tradizione e l'aridità spirituale del mondo contemporaneo. La sua prima opera, Confessioni di una maschera (1949) gli diede subito fama e successo. La popolarità andò ulteriormente consolidandosi con La voce delle onde (1954), Il padiglione d'oro (1956) e Il sapore della gloria (1963). 

In seguito, con la tetralogia Il mare della fertilità (1965-1971) Mishima affermò il valore della cultura del Giappone imperiale, criticando gli esiti del processo di modernizzazione del paese. Temi ricorrenti della sua produzione sono il mito della forza e dell'eroismo, l'erotismo, il legame inscindibile fra sensualità e violenza, tra bellezza e morte. 

Nella vita, Mishima volle incarnare questi ideali: nazionalista e conservatore, fondò la setta militare Tatenokai (Società dello scudo), basata sull'esaltazione della cultura fisica e delle arti marziali e pose fine ai suoi giorni con un clamoroso harakiri, ultima protesta contro la perdita di valori del Giappone moderno. Alla sua figura e alla sua opera è dedicato il film Mishima (1985) di Paul Schrader.

Questo, realizzato da Art.tv è un breve ma bellissimo documentario sullo scrittore che vi consiglio di vedere.

https://www.arte.tv/it/videos/085197-003-A/yukio-mishima-scrivere-fino-alla-morte/



venerdì 4 dicembre 2020

GLI SPAESATI DI ENZO D'ANTONA: IL RACCONTO DI UNA GENERAZIONE

 


Enzo D’antona
ha iniziato la sua carriera di giornalista alla redazione nissena del quotidiano “La Sicilia”. Nei primi anni Ottanta è cronista al giornale “L’Ora” di Palermo dove ci siamo conosciuti e dove è iniziata la nostra amicizia. 

Dal 1987 al 1997 ha lavorato a Milano, al settimanale “Il Mondo”, poi dal 2005 al 2009 è stato capo della redazione di Palermo di “la Repubblica” dove abbiamo ripreso la collaborazione, e caporedattore all’ufficio centrale di Roma. Ha diretto “la Città” di Salerno e “Il Piccolo” di Trieste.

Gli spaesati, edito da Zolfo https://www.zolfoeditore.it/scheda-libro/enzo-dantona/gli-spaesati-9788832206111-653.html,  è la storia di una generazione obbligata ad abbandonare un paese dell’entroterra siciliano. Ragazzi partiti tra gli anni Settanta e Novanta, diversi da quelli che con la valigia di cartone erano emigrati un quarto di secolo prima. Ragazzi “saliti” al Nord per fare gli operai metalmeccanici ma anche gli insegnanti, gli impiegati pubblici, i liberi professionisti. Diplomati o laureati che tuttavia subiscono una condizione permanente di spaesamento.
Anche per questi immigrati borghesi, l’integrazione al Nord è possibile solo a costo di rinunciare a pezzi della propria identità culturale. Un destino quasi inevitabile.
Così le vite di alcune persone che abitavano tutti nella stessa palazzina popolare del loro piccolo paese si ritrovano a Torino, Milano e Genova, incrociandosi tra loro a cavallo dei grandi mutamenti della società italiana. Un libro che racconta tante vicende ma una unica storia: le radici strappate, generazione dopo generazione. Un libro da leggere e da regalare.