martedì 10 novembre 2020

FRANCESCO DE GREGORI CANZONE PER CANZONE IN 700 PAGINE

 


Rimmel” è una canzone milanese,La storia” l’ha cantata per primo Gianni Morandi, “Il cuoco di Salò era una filastrocca per bambini, La donna cannone” inizialmente non doveva essere pubblicata, “Sempre e per sempre” ha portato al licenziamento di una ragazza, “Un gelato al limon” di Paolo Conte doveva far parte di “Viva l’Italia”, “Buonanotte fiorellino” non parla di un incidente aereo, “Bufalo Bill” aveva una strofa in più...

Queste e mille altre notizie, aneddoti, rivelazioni inedite si trovano in “Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” a cura di Enrico Deregibus (Giunti editore), un volume di oltre 700 pagine, un’opera imponente, decisamente anomala nel panorama italiano.

Si tratta della continuazione di “Francesco De Gregori. Mi puoi leggere fino a tardi”, la corposa biografia del cantautore che Deregibus ha pubblicato nel 2015, sempre per Giunti. Il giornalista piemontese in questo nuovo volume si sofferma sulle canzoni, più di 200, che De Gregori ha inserito nei suoi dischi, con ampie e dettagliate schede che riservano molte sorprese anche a chi conosce bene l’artista romano. Ad accompagnarle, i testi di tutte le canzoni scritte da De Gregori, che li ha controllati e certificati in prima persona per evitare errori e refusi.

Il libro non nasce però con lo scopo di spiegare i testi, di interpretarli ma con la volontà di indagare le canzoni in tutte le loro componenti: parole, musica, arrangiamenti, interpretazione. E di raccontarne la nascita, le fonti, l’ispirazione, la scrittura, quello che è successo dopo l’uscita, le tante versioni del loro autore e quelle di altri.

Il tutto con centinaia e centinaia di dichiarazioni dello stesso De Gregori, tratte da interviste rilasciate dall’inizio degli anni Settanta a oggi e con complessivamente oltre mille documenti consultati.

DA BRUNORI A MANNARINO, DA ERICA MOU A DENTE: COMPIE DIECI ANNI “LA LEVA CANTAUTORALE DEGLI ANNI ZERO”

 

UN PROGETTO PROMOSSO NEL 2010 DA MEI, CLUB TENCO E ALA BIANCA, IDEATO E CURATO DA ENRICO DEREGIBUS: UN DOPPIO ALBUM, UN TOUR DI 15 DATE IN TUTTA ITALIA, UN SITO SU ROCKOL E LA PARTNERSHIP DI RAI RADIO2 PER VALORIZZARE UNA NUOVA GENERAZIONE DI CANTAUTORI


Era la fotografia del meglio della nuova canzone d’autore di inizio millennio. Si chiamava “La leva cantautorale degli anni Zero” e nasceva esattamente dieci anni fa, nel novembre 2010, per valorizzare una scena musicale che stava muovendo i primi passi, una nuova generazione di artisti che andava da Mannarino a Brunori Sas, da Erica Mou a Dente e a molti altri. Trentasei in tutto.

Un progetto che comprendeva un doppio album con loro canzoni inedite pubblicato da Ala Bianca, un tour di una quindicina di date in importanti luoghi e rassegne, un sito dedicato e varie altre iniziative promozionali e artistiche proseguite sino all’ottobre 2011.

Metteva insieme trentasei artisti molto diversi uno dall’altro fra i quali : la Banda Elastica Pellizza, Brunori Sas, Roberta Carrieri, Cordepazze, Dente, Roberta Di Lorenzo, Simona Gretchen, Jang Senato, Samuel Katarro, Patrizia Laquidara, Mannarino, Erica Mou, Nobraino, Paolo Simoni, Zibba.

La leva cantautorale degli anni Zero” era stata ideata e curata da Enrico Deregibus con la direzione artistica di Enrico de Angelis per il Club Tenco e Giordano Sangiorgi per il Mei, la produzione di Toni Verona per Ala Bianca, i media-partner Rockol e Radio 2 Rai. Una iniziativa che ha avuto riscontri notevoli, che è diventata un modo di dire, che ha solcato l’Italia per un anno ed ha lasciato tracce in quelli successivi.