giovedì 23 agosto 2018

CONFESSIONI DI UN WEB CONTROLLER (racconto breve, senza controllo)


Sono un web controller
In pratica il mio lavoro consiste nello stare seduto davanti il pc e leggere, controllare, in alcuni casi seguire i post che i cittadini inseriscono nelle piattaforme social. Alla fine della giornata segnalo al Ministro per l’informazione e dell’educazione quali sono stati quelli più seguiti e quali opinioni sono state espresse su ciò che il Ministero ha pubblicato. Siano esse positive o negative.
In sostanza funziona così.
 Il Ministero pubblica un post con una dichiarazione di uno dei ministri che fanno parte del Governo (uno qualsiasi che abbia necessità di dire qualcosa) a proposito di un fatto accaduto il giorno prima. Il mio compito, e quello dei miei colleghi, è di leggere tutte le opinioni, controllare eventuali condivisioni, memorizzare i commenti ai post condivisi e suddividere, in percentuale, i commenti positivi da quelli negativi. 
Questo lavoro permette al Governo di pianificare eventuali altri interventi sullo stesso argomento tenendo ben presente qual è l’opinione dei cittadini.
Se notiamo che l’intervento di un Ministro non sta avendo il successo preventivato e che le opinioni negative sono superiori a quelle positive, siamo autorizzati ad intervenire con uno o più dei nostri profili social creati preventivamente al fine di livellare i consensi, oppure, in casi estremi, inserire una foto con didascalia per ricordare le cose buone fatte fino a quel momento e com’era caotica la nostra società prima che il Partito dei cittadini andasse al potere.
Non di rado il nostro compito è di pubblicare qualcosa che informi il cittadino su una decisione che di lì a poco dovrà essere presa in Parlamento (in questo caso noi la chiamiamo “informazione preventiva”) ricordando allo stesso tempo come sia necessaria una nuova legge per regolamentare ciò che il Governo vorrebbe regolamentare per il bene dei cittadini e che quello precedente non ha fatto. Possibilmente mettiamo una foto di qualche esponente del vecchio Governo, una didascalia accattivante e la pubblichiamo sul social con la scritta "se la pensi come me condividi",
Inizialmente la condividiamo fra di noi, poi mettiamo in moto i nostri profili social falsi, aspettiamo la condivisione dei nostri iscritti e infine la condivisione dei cittadini. Solo da questo momento in poi, parte il controllo e inizia il mio vero lavoro.
Perché il nostro è un partito fondato sulla condivisione felice!