Nino Velio Sprio, il killer dell'ufficio accanto è il nuovo libro del giornalista di "La Repubblica" Lucio Luca, edito da Vittorietti editore e presentato nei giorni scorsi a Palermo.
Ha collezionato cinque ergastoli, Nino Velio Sprio, ex funzionario della regione siciliana, originario di Raffadali. L’uomo è stato condannato per l'omicidio di Salvatore Piscitello, un rappresentante di libri assassinato il 6 marzo 1988. Nino Sprio venne arrestato nell'ottobre del 1999 perché indicato come il mandante dell'omicidio di un suo collega, il dirigente della Regione, Filippo Basile. Il funzionario fu trovato ucciso dentro la sua Lancia Prisma il 5 luglio 1999 a Palermo. I killer poco prima gli avevano tagliato la ruota anteriore sinistra della vettura. Indagini successive portarono gli inquirenti a fare luce su altri tre delitti: quello del funzionario regionale Giovanni Bonsignore, dell’avvocato Giuseppe Ramirez e di un panettiere palermitano, Antonio Lo Iacono, ucciso a Firenze con la stessa tecnica usata per Basile. Antonio Lo Iacono e' stato ucciso la mattina del 12 ottobre mentre cambiava il pneumatico anteriore sinistro della sua Peugeot, che i due killer avevano bucato.
Ma chi è Nino Sprio?
Nino Velio Sprio, padre di un avvocato, casa in via D' Amelio, è un personaggio sul quale la Squadra Mobile di Palermo aveva acceso i riflettori nell' ambito delle indagini per l' omicidio Basile. E questo perche' il funzionario, poi ucciso, aveva avviato i primi passi per il licenziamento di Sprio, a sua volta sospeso dall' ex assessore all' Agricoltura, Toto' Cuffaro, dopo una condanna a 3 anni per associazione a delinquere e ricettazione. La procedura di deferimento alla commissione di disciplina era un obbligo. Come la trasmissione all' Antimafia regionale di un elenco di impiegati sotto processo. Ma quella figura di funzionario irreprensibile sarebbe diventata l' ossessione di Sprio che, forte di una vecchia sentenza del Tar di reintegro in servizio, pretendeva una impossibile impunità . Era gia' stato allontanato dopo una condanna a 5 anni per un tentato omicidio a Milano. E in quel caso a tirarlo dentro le indagini fu proprio il panettiere disoccupato che Sprio fece uccidere.
Ma chi è Nino Sprio?
Nino Velio Sprio, padre di un avvocato, casa in via D' Amelio, è un personaggio sul quale la Squadra Mobile di Palermo aveva acceso i riflettori nell' ambito delle indagini per l' omicidio Basile. E questo perche' il funzionario, poi ucciso, aveva avviato i primi passi per il licenziamento di Sprio, a sua volta sospeso dall' ex assessore all' Agricoltura, Toto' Cuffaro, dopo una condanna a 3 anni per associazione a delinquere e ricettazione. La procedura di deferimento alla commissione di disciplina era un obbligo. Come la trasmissione all' Antimafia regionale di un elenco di impiegati sotto processo. Ma quella figura di funzionario irreprensibile sarebbe diventata l' ossessione di Sprio che, forte di una vecchia sentenza del Tar di reintegro in servizio, pretendeva una impossibile impunità . Era gia' stato allontanato dopo una condanna a 5 anni per un tentato omicidio a Milano. E in quel caso a tirarlo dentro le indagini fu proprio il panettiere disoccupato che Sprio fece uccidere.
Una storia poco siciliana, sembra un serial killer di quelli che si vedono nei telefilm, ma in realtà si svolge in Sicilia. Il libro racconta la storia di Sprio con la dovizia di informazioni tipiche del cronista.
Accursio Soldano
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