La pubblicità, come si sa, è l’anima del commercio. E malgrado l’avvento del web, non si rinuncia al vecchio manifesto appeso nelle vie cittadine o nei bar, o negli esercizi commerciali. Capita quindi di trovare manifesti che invitano ad una petizione popolare contro la privatizzazione dell’acqua, quello che ti dice come curare l’influenza o, per restare in tema medico, il manifesto che ti annuncia la giornata del diabete. Tutti, in qualche modo, possono interessare i cittadini.
Ancora di più, se il manifesto ti dice che c’è un lavoro per te, o come fare per prendere la patente europea.
Li trovi dappertutto, in ogni città e dentro ogni bar per informare tutti i cittadini. Ma a Santa Margherita belice c’è una nuova frontiera del manifesto, quello a carattere personale.
Nei bar e negli esercizi commerciali infatti, l’amministrazione comunale ha fatto affiggere un manifesto che, lasciando da parte gli evidenti orrori di italiano, non interessava tutta la cittadinanza, ma era una evidente risposta ad un articolo pubblicato su un settimanale locale, la specula. Nell’articolo si parlava della biblioteca comunale. Per tutta risposta, l’amministrazione comunale, invece di scrivere alla redazione del giornale, ha stampato i manifesti e li ha fatto affiggere in città. Con sorpresa di quei cittadini che magari non leggono il giornale locale e si sono trovati di fronte un manifesto incomprensibile, e con maggiore sorpresa di quelli che, leggono il giornale e si chiedono perché spendere soldi comunali per rispondere ad un articolo su un giornale locale.
E meno male che era locale, dove sarebbero quei manifesti se l'articolo fosse stato pubblicato su un quotidiano nazionale?
Che sia questa la nuova frontiera della comunicazione globale?
Ancora di più, se il manifesto ti dice che c’è un lavoro per te, o come fare per prendere la patente europea.
Li trovi dappertutto, in ogni città e dentro ogni bar per informare tutti i cittadini. Ma a Santa Margherita belice c’è una nuova frontiera del manifesto, quello a carattere personale.
Nei bar e negli esercizi commerciali infatti, l’amministrazione comunale ha fatto affiggere un manifesto che, lasciando da parte gli evidenti orrori di italiano, non interessava tutta la cittadinanza, ma era una evidente risposta ad un articolo pubblicato su un settimanale locale, la specula. Nell’articolo si parlava della biblioteca comunale. Per tutta risposta, l’amministrazione comunale, invece di scrivere alla redazione del giornale, ha stampato i manifesti e li ha fatto affiggere in città. Con sorpresa di quei cittadini che magari non leggono il giornale locale e si sono trovati di fronte un manifesto incomprensibile, e con maggiore sorpresa di quelli che, leggono il giornale e si chiedono perché spendere soldi comunali per rispondere ad un articolo su un giornale locale.
E meno male che era locale, dove sarebbero quei manifesti se l'articolo fosse stato pubblicato su un quotidiano nazionale?
Che sia questa la nuova frontiera della comunicazione globale?
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