Il consigliere comunale Michele Patti ha presentato una interrogazione che in realtà rispecchia pienamente una domanda che si erano posti in molti: a che serve la figura del direttore artistico del carnevale di Sciacca? La risposta è nella interrogazione stessa.
I due direttori (perché sono due e non uno solo) guadagnano, senza nessun concorso per il ruolo affidatogli, senza nessun bando e senza nessuna ricerca di mercato, ben 4500 euro a testa, per coordinare che?... la salita sul palco dei gruppi mascherati? Ovvero ci costano 9000 euro.
Nella interrogazione di Patti poi si scoprono atteggiamenti quanto meno intimidatori, se è vero che qualcuno ha chiesto ai consiglieri comunali di NON presentare nessuna interrogazione sul carnevale di Sciacca.
Insomma, tutto deve passare sotto traccia, tutto va bene...
Mi sa che stiamo andando verso una cultura dell'omertà. Sono passati sotto silenzio investimenti per ben 29 milioni di euro, passano sotto silenzio incarichi professionali per ben 9000 euro senza nessuna indagine di mercato, come se fosse una figura istituzionale e i due soggetti fossero investiti "ad honorem" del titolo di direttore artistico del carnevale.
Forse il sindaco BONO, dovrebbe stare più tempo al Comune e vedere come sta funzionando la macchina comunale, perché qui, qualcosa non quadra!
1 commento:
Il carnevale in Italia potrebbe essere non solo divertente per i cittadioni ma se ben propagandato come a Rio può diventare un buon business turistico nel momento di bassa stagione.
Manuel
www.angeltoursrome.net
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