“Trovo interessante
la proposta formulata dai consiglieri comunali Antonio Casciaro e
Vittorio di Natale di riprendere l’iniziativa artistica ‘Un punto
nel Mediterraneo”. È quanto ha dichiarato l’assessore alla
Cultura e al Turismo Salvatore Monte dopo avere ricevuto il testo
della proposta che secondo i consiglieri comunali di Forza Italia è
maturata “valutando che nella nostra città esiste un patrimonio
culturale e artistico di straordinario livello, con la presenza in
particolare di pittori riconosciuti a livello internazionale per le
loro opere".
Ora vorrei dire alcune
cose.
Prima di tutto non mi è
chiaro se la proposta è per fare “Un punto nel Mediterraneo” o
“Un punto a Sciacca” perché è anche vero che a Sciacca ci sono
bravi pittori, e qualcuno riconosciuto anche a livello
internazionale, ma di certo lo spirito di quella iniziativa artistica
era completamente diverso.
Ammettiamo che la proposta
sia di fare una mostra che, insieme ad alcuni pittori saccensi
raccolga anche artisti dell'area mediterranea. Ciò significa che si
dovrebbero invitare artisti italiani, spagnoli, tunisini, greci,
slavi etc... e non mi sembra che a Sciacca ci sia qualcuno così
infilato nel mondo dell'arte da poter formulare questi inviti. Ma
anche ammettendo che ci sia (magari un gallerista o un pittore che
abbia conoscenze internazionali) sorge un altro problema. La
partecipazione alla mostra comporta la spedizione a Sciacca delle
tele con relativa assicurazione. Chi paga il trasporto? Non credo che
le casse comunali possano permettersi simili esborsi di denaro. E
nella esposizione delle opere ci sarà un sistema di allarme o di
vigilanza? E gli artisti coinvolti saranno ospiti del comune?
E poi abbiamo il catalogo.
Perché una mostra che si chiama “Un punto nel mediterraneo” che
raccoglie pittori provenienti da varie nazioni o scuole non può non
avere un catalogo di presentazione (e questo costa) senza contare che
il catalogo dovrebbe avvalersi di una presentazione critica (e anche
questa costa!) di uno studioso dell'arte serio.
Altro problema: chi
sceglierà quali pittori saccensi (o dell'area agrigentina) dovranno
far parte della mostra e chi invece no? Lo farà Salvatore Monte col
rischio di inimicarsi gli “artisti” esclusi che minacceranno di
non votarlo alle prossime elezioni o dovrà nominare un curatore? (e
questo si paga).
Insomma, la proposta è
stata formulata ma sarebbe stato il caso di inserire anche, almeno a
titolo informativo, gli eventuali costi (trasporto, assicurazione,
inviti, catalogo, curatore) che l'operazione comporta.
A meno che... non si
voglia fare “Un punto a Sciacca” allora i costi si dimezzano. Ma
a quel punto diventa una collettiva saccense, prendiamo i quadri di
casa dei nostri artisti e li portiamo al museo Scaglione. E in ogni caso ci vuole sempre un curatore, perché nessuna amministrazione comunale ha voglia di rischiare una esclusione di un artista che poi se ne va in giro per la città a dire quante è brutta questa mostra!
Per chiudere: i costi li abbiamo (per sommi capi) analizzati. Per i benefici aspettiamo delucidazioni.
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