Facciamo finta che io sia un turista nordico che decide di
passare le vacanze al mare in una bella cittadina della Sicilia a vocazione
turistica terzo polo turistico di un non meglio precisato polo con una
classifica che vede Sciacca al terzo posto non si sa per quale motivo.
E comunque,
per essere il terzo polo turistico siciliano dovremmo essere davanti a Taormina,
Cefalù, San Vito lo Capo, Erice, Favignana, Agrigento, Stromboli etc… etc.
Tolto di mezzo il terzo polo e eliminata la definizione di
villaggio di pescatori, il turista nordico decide di venire a Sciacca per farsi
il bagno e ammirare le bellezze naturalistiche. Considerato che non può
ammirare quelle termali perché chiuse, gli basta una bella pineta non ancora
andata a fuoco e una bella spiaggia pulita possibilmente con un servizio di bus
che dal suo alloggio lo porti fino al mare.
Non essendoci, per ovvi motivi, la
metropolitana, un collegamento continuo fra la città e le spiagge ci sarà.
O no?
Quindi prepara la sua bella valigia, ci infila la macchina
fotografica, il costume e parte.
Oggi, 4 agosto. Il turista ha preso il volo per Palermo, è
atterrato all’aeroporto stamattina alle 10.00 e si è seduto dentro la sala d’aspetto
aspettando le 14.55 il primo e unico bus diretto a Sciacca.
Il nostro eroe ha
mangiato in un ristorante dell’aeroporto e su una panchina ha schiacciato un
pisolino. Certo, poteva prendere un autobus che da Punta Raisi lo portasse a
Palermo e un altro che da Palermo lo portasse a Sciacca, ma non ci sono
indicazioni in tal senso. Anzi, i medici inseriscono questo tragitto nella
lista delle contro indicazioni estive.
Arrivato a Sciacca nella ridente cittadina terzo polo
turistico a vocazione turistica ha trovato cumuli di immondizia ai lati della strada, in mezzo alla
strada, una specie di monumento ai caduti sui marciapiedi e dietro ogni curva, e
per benvenuto un azzurro sacchetto solo e solitario poggiato accanto al vicolo.
Il proprietario dell’hotel gli ha detto che ci sono problemi con il
conferimento della spazzatura. Cose che capitano in tutte le città turistiche e
gli ha spiegato che con l’aumento dei turisti aumenta l’immondizia e gli
spazzini non ce la fanno a toglierla tutta. Insomma, un po’ è anche colpa sua.
Arrivato
in camera decide di sistemare tutto e farsi una doccia, ma ahimè il rubinetto
non funziona, non esce acqua. Il proprietario gli comunica che il rubinetto
funziona benissimo ma purtroppo c’è un guasto ai pozzi Grattavoli. Insomma per
la doccia deve aspettare che riparino il guasto a Grattavoli e sperare che non
ci sia una perdita da qualche altra parte. Male che va può comprarsi sei
bottiglie di acqua minerale e lavarsi con quella.
Fa niente. Il turista non è uno che si scoraggia. Niente
doccia? Facciamoci un bagno a mare. Il proprietario gli comunica che se vuole
andare al mare deve affittarsi una macchina, perché non ci sono collegamenti
con le spiagge. Essendo una città turistica sul mare i collegamenti non
servono, siamo già al mare!
E allora, considerato che non si può fare niente, decide di
farsi un bel giro per ammirare le bellezze del nostro centro storico. Il
proprietario gli comunica che se vuole andare a piedi deve stare molto attento,
perché tutto il centro storico è aperto al traffico veicolare, se vuole farsi
un giro per la città e scattare qualche foto, può farlo dopo le 20. Tanto le
macchine fotografiche hanno il flash. Ma dopo le 20 non può fare shopping
perché la maggior parte dei negozi sono chiusi.
Il turista si siede sul suo letto, nella sua camera d’hotel
e pensa: Ma il prossimo anno, verrò di nuovo qui?
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