La pubblicità del Buondì
Motta ha sicuramente segnato un punto importante nella comunicazione
pubblicitaria, uno spartiacque fra gli spot buonisti e "politicamente
corretti" mandati in onda fino ad oggi, tutti uguali, tutti con
lo stesso messaggio, con i pubblicitari a scervellarsi (mica tanto) su come fare
apparire appetibile, buono e comprabile il loro prodotto in quindici o
trenta secondi. E siccome, per chi fa pubblicità la merce che
pubblicizza è la migliore, lo spot deve essere accattivante,
socialmente accettabile, non osceno (nel senso di "fuori dalla scena")
e che ispiri sentimenti.
Poi arriva la Motta che decide di rompere
con le brave mammine che uccidono i batteri di casa travestite da supergirl,
con i cani che hanno problemi di gengive, con Banderas che dialoga
con le galline dentro un mulino, con le mamme che mangiano tonno in
scatola perché piace a Kevin Costner, e la situazione cambia radicalmente. La mammina in questione o ha poca conoscenza delle delizie che si possono trovare al supermercato, oppure, per non essere distratta dal suo lavoro (mettere i fiori nel vaso) da una figlia che sembra uscita da un vecchio spot, dice una bugia.
A voler fare un paragone
linguistico/teatrale, la pubblicità del Buondì ricorda una
performance di Lenny Bruce quando arrivava sul palco e diceva:
"Buonasera, state
tutti bene? Andata bene la giornata?"
poi faceva una pausa e
continuava
"Avete scopato ieri
sera?"
Da un punto di vista di
"tempi" e di "messaggio" il risultato è uguale: il cambio improvviso della comunicazione. Una variazione che trova impreparato chi ascolta e quindi con un effetto sorpresa incredibile: "questa non me l'aspettavo!"
Tanto per iniziare, mai
spot pubblicitario ha avuto così tanta pubblicità da parte degli
utenti, mai tanti articoli giornalistici, commenti e parodie. Lo spot
della Motta è più conosciuto del recente vincitore del Leone D'oro
a Venezia (di cui già non parla più nessuno) e del nuovo libro di
Camilleri (di cui non ricordo il titolo), ma è politicamente
scorretto. Se invece del Buondì Motta, al povero postino fosse
piombato in testa il libro di Matteo Renzi, il PD vincerebbe le
prossime elezioni regionali in Sicilia senza bisogno di fare campagna
elettorale, semplicemente distribuendo merendine ai comizi.
Ora, abbiamo madre, padre
e postino sepolti, chi da meteoriti chi da merendine, ma questo apre
un paio di problemi.
1) I pubblicitari
continueranno a farci vedere le solite famigliole felici oppure
qualche battero costringerà la super mamma a prendere un
antibiotico? I cani risolveranno il problema delle gengive con una
visita da un veterinario, il tonno in scatola sarà venduto
indipendentemente da Kevin? Vedremo!
2) A Natale, una colomba Motta farà la cacca in testa alla
ragazzina? Babbo Natale ruberà il panettone? le renne si
rifiuteranno di partire senza prima avere assaggiato una fetta di
Pandoro?
Aspetteremo ansimanti e intanto faremo colazione dentro casa. Meglio evitare i giardini e i luoghi all'aperto.
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