E
anche al Premio Tomasi di Lampedusa arriva un vincitore che non ti
aspetti, Carlo Ginzburg con il saggio dal titolo Nondimanco,
sottotitolo, Macchiavelli, Pascal, edito da Adelphi è il vincitore
della sedicesima edizione del Premio letterario internazionale
Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Per la prima volta quindi, si premia un
saggio e non un romanzo.
Machiavelli, Pascal: un accostamento
inatteso e sorprendente. Machiavelli, frugando nella biblioteca di
suo padre, scopre la casistica medievale e mette il rapporto tra la
norma e l'eccezione al centro di un mondo inventato e di quello in
cui vive e agisce. Pascal, feroce avversario della casistica, legge
Machiavelli attraverso la lente di Galileo, e la realtà del potere
attraverso Machiavelli. Un viaggio negli intrichi della lettura,
sulle tracce di due lettori straordinari
A
decretarne la vittoria la giuria composta da Gioacchino Lanza Tomasi
(presidente), Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara, Mercedes
Monmany e Salvatore Ferlita. Con
Adelphi, Ginzburg ha pubblicato Paura reverenza terrore (2015) e una nuova
edizione di Storia notturna (2017).
Ma
cosa c'entrano Ginzburg, Pascal e Macchiavelli con Tomasi di
Lampedusa?
L’Appendice
del libro, una «noterella su Il Gattopardo» è dedicata proprio
alla lettura profonda del testi: Ginzburg opera un ribaltamento
dell’interpretazione della famosa frase di Tomasi di Lampedusa («Se
vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi»), che
sarebbe stata ispirata all’autore da un passaggio dei Discorsi
di Machiavelli e che quindi assume un altro netto significato.
Questa
annotazione funziona però anche come un suono di allarme verso il
pressappochismo dell’interpretazione, evidente in questo passaggio
del Gattopardo ma che coinvolge anche, per esempio, alcuni luoghi
cardine dell’opera di Machiavelli. La cerimonia di premiazione si
terrà sabato 3 agosto a Santa Margherita di Belìce.
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