sabato 9 marzo 2019

CARLO GINZBURG VINCE IL PREMIO TOMASI DI LAMPEDUSA


E anche al Premio Tomasi di Lampedusa arriva un vincitore che non ti aspetti, Carlo Ginzburg con il saggio dal titolo Nondimanco, sottotitolo, Macchiavelli, Pascal, edito da Adelphi è il vincitore della sedicesima edizione del Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. 
Per la prima volta quindi, si premia un saggio e non un romanzo. 
Machiavelli, Pascal: un accostamento inatteso e sorprendente. Machiavelli, frugando nella biblioteca di suo padre, scopre la casistica medievale e mette il rapporto tra la norma e l'eccezione al centro di un mondo inventato e di quello in cui vive e agisce. Pascal, feroce avversario della casistica, legge Machiavelli attraverso la lente di Galileo, e la realtà del potere attraverso Machiavelli. Un viaggio negli intrichi della lettura, sulle tracce di due lettori straordinari
A decretarne la vittoria la giuria composta da Gioacchino Lanza Tomasi (presidente), Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara, Mercedes Monmany e Salvatore Ferlita. Con Adelphi, Ginzburg ha pubblicato Paura reverenza terrore (2015) e una nuova edizione di Storia notturna (2017).
Ma cosa c'entrano Ginzburg, Pascal e Macchiavelli con Tomasi di Lampedusa?
L’Appendice del libro, una «noterella su Il Gattopardo» è dedicata proprio alla lettura profonda del testi: Ginzburg opera un ribaltamento dell’interpretazione della famosa frase di Tomasi di Lampedusa («Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi»), che sarebbe stata ispirata all’autore da un passaggio dei Discorsi di Machiavelli e che quindi assume un altro netto significato. 
Questa annotazione funziona però anche come un suono di allarme verso il pressappochismo dell’interpretazione, evidente in questo passaggio del Gattopardo ma che coinvolge anche, per esempio, alcuni luoghi cardine dell’opera di Machiavelli. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 3 agosto a Santa Margherita di Belìce.

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