venerdì 10 luglio 2009

DA PARTITO DEMOCRATICO A POVERI DIAVOLI


Come ha detto un mio amico, “il PD perde anche quando vince”, o presume di aver vinto. La scelta del segretario cittadino Coco di non fare l’assessore, ha di fatto azzerato la presenza del PD in giunta, a favore di “tecnici” e di cusumaniani. Gianfranco Vecchio ha un assessorato, Filippo Bellanca la presidenza del consiglio e il PD ha il mal di pancia.
Avevano un assessore designato, Vincenzo Marinello, e non è stato riconfermato, per decidere chi dovesse prendere il posto di Coco, i saccensi se ne sono andati ad Agrigento a farsi dire cosa dovevano fare, nel frattempo Stefano Girasole si auto-sospendeva dal partito, ed alla fine la scelta era caduta sul “socialista” Enzo Sabella che è stato bocciato da Vito Bono, il quale ha mantenuto fede al suo “io sono indipendente”.
La domanda è: il PD a Sciacca conta qualcosa? I suoi dirigenti hanno voce in capitolo nella politica cittadina? E perché tutto ciò che è stato proposto dall’MPA è stato accettato e quello proposto dal PD è stato bocciato? Ma la domanda clou è: perché Vito Bono ha bocciato Enzo Sabella, persona che lo stesso PD aveva indicato a sostituire Coco?
In ogni caso, gli assessori adesso sono sei, quindi si può cominciare a lavorare con il beneplacito di Di Mauro e di Cusumano, che hanno manifestato tutta la loro gioia attraverso lettere e comunicati stampa di reciproca soddisfazione. Per i Poveri Diavoli ci saranno tempi migliori. Magari, per la rinascita del partito a Sciacca, Pippo Turco chiederà la tessera del partito, oppure ci si riunisce, con una manifestazione aperta a tutti e si cambia... rotta, prima della rottura totale.

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