MARCO VENTURI |
Dopo l’ispezione disposta dall’assessore regionale alle Attività Produttive Marco Venturi si era sparsa voce che il consigliere in pectore della Camera di Commercio di Agrigento, l'ex vice sindaco di Menfi ed ex sindacalista (e altri ex) Riccardo Viviani si era dimesso. In verità Viviani non solo non si è dimesso, ma ha dichiarato che querelerà per diffamazione Arnone e che avrà un incontro proprio con Venturi. Riccardo Viviani, proprio il giorno delle nomine, era stato accusato dal consigliere comunale del PD di Agrigento, Giuseppe Arnone, di essere coinvolto in un procedimento penale a danno proprio della Camera di Commercio. Procedimento che lo aveva portato alla condanna di 3 anni. "Nel solco del rispetto della legalità e dei principi di trasparenza che contraddistingue il mio operato -aveva dichiarato il presidente della camera di Commercio agrigentina Vittorio Messina- ho invitato il neo consigliere Riccardo Viviani a non insediarsi"
La storia raccontata da Arnone è questa: Viviani tempo addietro era stato nominato Presidente di una Azienda Speciale della Camera di Commercio, l’Azienda per i Porti, e secondo quanto emerso, aveva dotato l’Azienda di un conto corrente bancario della Camera di Commercio, ma secondo gli inquirenti, aveva in parte versato queste somme nel suo conto corrente personale ed in parte le aveva utilizzate emettendo assegni per pagare esigenze personali. Il tutto per 24 mila euro. Viviani quindi era stato accusato di peculato finito sotto processo al Tribunale di Agrigento e condannato a 3 anni. Ma Viviani stesso replica a queste accuse dicendosi sicuro di dimostrare la propria estraneità ai fatti e che, la Corte dei Conti aveva archiviato il caso non riscontrando nessun danno erariale. Quindi era stato nominato da qualche organizzazione, ente o associazione agricola a presentarlo per far parte del consiglio generale della Camera di Commercio. Ovvero per far parte dello stesso Ente che, secondo Arnone, aveva derubato, ma che secondo Viviani non era vero.
L'assessore regionale Marco Venturi aveva chiesto chiarimenti anche al direttore generale del dipartimento Attività Produttive. "Il servizio 5 - aveva affermato l'assessore Venturi - era a conoscenza del procedimento penale pendente nei confronti del consigliere camerale fin dal giugno del 2009. Appare del tutto inaccettabile che su un argomento così delicato, cioè la ricandidatura di un soggetto con carichi penali pendenti, il servizio non sia intervenuto per quanto di sua competenza, né abbia informato il sottoscritto".
Alla prossima puntata!
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