Stamattina sono entrato in una
libreria. Mi piace entrare nelle librerie, sia per sentire l'odore
dei libri sia per vederli tutti in fila belli colorati. Di solito
compro un libro di un autore che non conosco. E' così, per esempio
che ho conosciuto Alan Bennett, mi ha incuriosito il titolo “La
cerimonia del massaggio” e l'ho comprato. Consequenziale andare a
teatro e vedere la divertente trasposizione teatrale fatta da Anna
Marchesini. Ed è stata sempre la mia curiosità che da giovane ho
comprato “Il maestro e Margherita” di Bulgakov (che a 18 anni non
conoscevo). Ma per andare a tempi più recenti ho avuto la fortuna di
conoscere e divertirmi a leggere “Triste solitario y final” di
Osvaldo Soriano che, a pensarci bene, ha influenzato parecchio il mio
modo di scrivere romanzi e la trilogia di Alvaro Mutis. Anche in
questo caso sono andato ad intuito ed ho comprato “Un bel morir”.
Insomma, quando entro in libreria vado
alla ricerca di un autore che non conosco, certo, mi capita di
comprare libri illeggibili, ma quando sono fortunato becco un autore
bravissimo.
Ebbene, come dicevo, ieri sono entrato
in una libreria e mentre guardavo i libri ed ero indeciso su quale
prendere entra un signore e chiede se per “voltagabbana” di
Emilio Fede è previsto lo sconto. Accertato che lo sconto c'è,
chiede se è arrivato l'ultimo libro di Camilleri.
Ora, io sono dell'opinione che uno è
libero di comprare quello che vuole, ma quel signore ha nominato due
autori particolari.
Il primo (Emilio Fede) da dieci anni a
questa parte scrive sempre il suo lungo editoriale Pro-Berlusconi e
sempre nel periodo natalizio. Ormai è un appuntamento imperdibile,
come i film di Massimo Boldi, il pandoro e il presepe.
Per quel che riguarda il grande
Camilleri è evidente che ormai il suo commissario Montalbano è
diventato un personaggio ripetitivo a puntate come il tenente
Sheridan, e relegato al ruolo di soap opera. Ma dicevo, ognuno è
libero di scegliere di leggere i libri che vuole.
La cosa che mi ha
dato fastidio è che il signore ha chiesto due libri di autori famosi
ignorando le nuove uscite e i nuovi autori. E' andato diretto su un
presentatore televisivo che da anni conduce un programma e su un
autore che dopo aver avuto il grande pregio di inventarsi un nuovo
linguaggio si è perso nei meandri dell'economia aziendale sfornando
Montalbani a ripetizione.
Mi dispiace. Per lui e per tutti quelli che non hanno nessuna curiosità o voglia di leggere cose nuove.
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