martedì 25 ottobre 2016

PER CURIOSITA'... FATE SESSO, OGNI TANTO?

La sensazione che si ha, collegandosi a facebook e leggendo i post in bacheca è che i social network siano un po’ razzisti e che a differenza di quel che si pensi, abbiano notevoli limiti nel campo della comunicazione. E’ vero anche che con la scusa della democrazia e del “scrivo quello che mi pare” il livello linguistico si è assestato verso il basso. Questo perché in molti casi chi scrive i post lo fa solo ed esclusivamente per far sapere agli altri che è vivo. 
A volte scrive solo una frase e la lascia a imperitura memoria per amici mai visti, ma quella frase certifica senza ombra di dubbio che è capace di pensare.
Poi ci sono quelli che per darsi un “tono” e ritagliarsi un ruoloscrivono “frasi intelligenti” alle quali sarebbe da rispondere “ma mi faccia il piacere…” ma siccome usano facebook come se fossero su un palco ed i like come se fosse il loro personale pubblico, rispondergli in malo modo sarebbe un porre fine alla recita.  E al divertimento per chi legge.
Che i social network siano razzisti lo conferma le informazioni richieste dal profilo. Sembra di iscriversi ad una lista che ti offre la possibilità di essere vivo. Sono tali e tanti che se Gesù nascesse adesso avrebbe seri problemi a farsi qualche amico e considerati i tempi dovrebbe stare attento a quello che scrive nella sezione informazioni, quella dove c'è scritto chi sei e cosa fai. 
Gesù aprirebbe la pagina:
Dunque: professione...  disoccupato 
Ha studiato presso: istituto tecnico, scuola di falegnameria ... 
Vive a: un po' qui un po' là, diciamo che sono senza fissa dimora e che mi piace viaggiare
E con questa presentazione avrebbe un sacco di “mi piace”, soprattutto da aspiranti artisti e filosofi. Ma si dovrebbe fermare lì, perché se poi cominciasse a scrivere: 
Genitori: papà falegname. 
Ecco, col papà falegname oggi non hai dove andare, un centinaio di “mi piace” verrebbero cancellati automaticamente.
Madre: uhm... una colomba bianca, si insomma, a casa siamo io, il padre e lo spirito santo, che poi è il nome della colomba.
A questo punto gli amici si dimezzano. Se poi, come fra se di presentazione scrive in un post “lasciate che i fanciulli vengano a me” lo denunciano per pedofilia e la polizia postale gli chiude la pagina. 
Questo perché bisogna stare sempre attenti a quello che si dice, non sai mai come può essere interpretato. Ed io credo che sia per questo, per “l’interpretazione”, che sui social network non si scrive di sesso.
Voglio dire. Se ci fate caso, nella bacheca si legge di tutto.  In questo momento, ad esempio, scorrendola c’è la foto di una bella ragazza, il link di un sito web, una frase di autocelebrazione sul lavoro svolto, sei o sette foto di una città visitata da una che non conosco ma che ritrovo in bacheca perché amica di una mia amica, un commento ad una notizia che porta ad altri commenti alla notizia commentata, una notizia sulla guerra in Siria seguita dagli auguri per il nuovo nascituro, il cantante che posta la sua canzone etc…
Certe volte ci sono anche video di ragazzine che picchiano ragazzine, foto di cani abbandonati condite da male parole verso l’autore dell’insano gesto che deve morire fra atroci dolori e in alcuni casi, foto di parenti deceduti che (chissà perché) i propri congiunti mettono su facebook per far sapere (anche a chi non interessa) a che ora è il funerale e quanto dolore c’è in quel preciso momento e sotto quel post uno  con i cuoricini di due che si amano e fanno effusioni in chat mentre qualcun’altra/o maledice l’ex fidanzata/o.
Insomma c’è di tutto, ma non ho mai letto un post con su scritto: Ieri sera mi sono fatta/o proprio una bella scopataSono soddisfatto/a.
Come mai? Troppo pudichi? Non scopate? Avete paura dei like o di qualcuno che possa chiedere i particolari? Insomma… siete venuti o no? E perché non lo comunicate?
Ora… se c'è qualcuno in questa sala, o in tutto il mondo, che trova questa parola, questo verbo venire, indecente, volgare, osceno, decadente, amorale, immorale, asessuale, se il verbo venire lo mette a disagio, se mi giudica volgare perché lo pronuncio davanti a lui, ebbene, probabilmente costui non riesce a venire.

E allora non serve a niente. Perché questo è lo scopo della vita: ricrearla.
(Lenny Bruce)

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