La creazione di una
“collana editoriale” di racconti è stata una sfida non solo per
me in veste di Direttore Editoriale, ma per gli autori invitati a
cimentarsi nella difficile arte della scrittura rimanendo nei limiti
delle diecimila battute spazi inclusi.
Sono stati proprio questi
ultimi a creare i maggiori problemi, perché lo spazio, da sempre,
inopinatamente considerato vuoto, non viene mai preso in seria considerazione. Con una
serie di aggiustamenti, di tagli dolorosi e di una rinnovata analisi del testo, anche lo spazio acquista
il suo reale valore e si insinua fra le parole concorrendo alla somma
totale della storia.
L'abbiamo chiamata “coup
de foudre” perché i racconti pubblicati devono suscitare nel lettore,
lo stesso effetto di un innamoramento a prima vista, colpire subito, colpire al cuore.
La pubblicazione del primo
racconto e la relativa presentazione in pubblico ha dimostrato che la
formula è quella giusta: racconti brevi, veloci, che non annoiano il
lettore.
La imminente pubblicazione di altri autori (alcuni alla
prima esperienza editoriale) e le richieste di inserimento che
arrivano all'editore ed al sottoscritto, ci confermano che c'è un popolo di
scrittori che vuol farsi conoscere, di autori che vogliono uscire
dall'anonimato letterario e che la cultura low cost (il costo di ogni racconto è
di sette euro) avvicina al libro anche chi di libri non ne compra
tanti.
Epperò, il ruolo di Direttore Editoriale pone alcuni limiti invalicabili.
Uno di questi è
la scelta dei racconti da pubblicare e gli inviti da
formulare ad autori e scrittori già affermati o completamente
sconosciuti al grande pubblico delle presentazioni letterarie.
Questo comporta delle
esclusioni, non per cattiveria, ma allo scopo di mantenere la collana
di racconti in uno standard alto di storie da raccontare e proporre.
Nella collana
“coup de foudre” non troverete mai, ad esempio, bloggheristi che
dopo aver passato la propria adolescenza su internet si vedono pubblicate
le loro storie perché hanno raccolto migliaia di follower, e non
troverete mai autori che dopo aver scritto 50 pagine di seguito infilandoci dentro maghi, maghetti, mostri e dolorosi addii, hanno
pensato di essere diventati scrittori e si sono auto pubblicati il
libro su una piattaforma diventando in un sol tempo, scrittori,
correttori di bozze, critici letterari e novelli Pirandello.
Troverete solo autori che hanno dentro il sacro fuoco della
scrittura, senza per questo andare in giro col biglietto da visita
con su scritto “scrittore fenomenale”.
Troverete solo autori che
hanno tanta voglia di scrivere e di raccontare una storia sperando di
cogliere nel lettore quel colpo di fulmine che a leggere certi libri,
pubblicati anche da grandi case editrici, manca da tempo
immemorabile!
Almeno questo, è quello che tento di fare in questa veste di Direttore Editoriale.
Nessun commento:
Posta un commento